Una decina di alunni del nostro Liceo hanno costituito la giuria della nostra scuola che ha partecipato alla seconda edizione del Premio Cosmos degli Studenti, dedicato a premiare i migliori testi di divulgazione scientifica pubblicati nell'ultimo anno. Qui la recensione di Massa di Jim Baggott, dedicato alla natura stessa della materia, scritta da Leonardo Perrini (3C) e Valerio Taddeucci (3E) - gli studenti hanno scritto a quattro mani la recensione, in calce alla quale hanno poi riportato le loro impressioni personali:
Massa: un titolo che, a prima vista, potrebbe allo stesso tempo spaventare ed incuriosire un lettore che si è recato in libreria alla ricerca di un’altra esperienza letteraria.
Il potere del titolo, nella lettura, è sempre uno dei fattori fondamentali da tenere in considerazione; e in particolare, in questo libro, si è fulminati dalla potenza di questa parola: massa.
Cosa intendiamo quando parliamo di massa? Quanto possiamo apprendere? Quanto è importante capirne i meccanismi? Ma soprattutto: cos’è la massa? In questo volume, l’autore ha cercato di far luce su questi argomenti, che abbracciano tutte le branche della fisica moderna, usando un linguaggio approcciabile da chiunque, non rinunciando, tuttavia, al fascino dei numeri e delle formule.
La lettura, infatti, scorre abbastanza velocemente, e l’autore ha dimostrato di saper divulgare il suo sapere in maniera eloquente, tenendo anche conto dell’importanza dei termini tecnici, che sono essenziali per la completezza del libro.
Per quanto riguarda gli argomenti trattati, si spazia dalla filosofia greca alla dinamica di Newton alla modernissima fisica quantistica. Quest’ultima in particolare, anche se si tratta di un argomento ostico, sia da studiare, ma soprattutto da divulgare, viene approfondita a tutto tondo, raggiungendo e analizzandone tutte le forme, arrivando a parlare anche di cose inconcepibili dalla mente umana, abituata a vedere un mondo a dimensioni tangibili; invece, grazie all’ottimo lavoro dell’autore, è possibile focalizzarci ed immaginare spazi e forme rappresentabili solo grazie all’utilizzo dei numeri.
Parlando di numeri, non si può certo dire che manchino in questo libro; infatti vengono spesso riportate le misure delle dimensioni che comprendono valori molto elevati (come la velocità della luce: ben 3-10 all'ottava m/s) e valori infinitesimali (come il raggio della carica del protone, 8,3x10 alle meno sedici ben metri!). Questi valori sono spesso accompagnati dalle equazioni che li contengono. Queste ultime sono, forse, le componenti più affascinanti di tutto il libro, poiché hanno l’immenso potere di spiegare fenomeni altrimenti inspiegabili; tutto ciò grazie all’utilizzo di pochi simboli, che tuttavia hanno un significato profondo.
Inoltre le formule sono sempre accompagnate da esempi molto semplici da visualizzare, e da racconti delle persone che, grazie alle loro geniali intuizioni, hanno elaborato esperimenti per dimostrare teorie che hanno contribuito all’incessante progresso del sapere umano che viene, come è stato accennato precedentemente, esplorato lungo tutto il periodo storico, che va dalla nascita del pensiero scientifico alle moderne teorie delle stringhe.
Soffermandoci un momento su questo argomento, possiamo riconoscere che l’autore ha una vasta conoscenza della cultura generale: non solo in ambito scientifico, ma anche storico e filosofico. Infatti dimostra di conoscere molto bene il pensiero dei primi atomisti, dei filosofi naturalisti come Talete, ma anche la concezione della realtà di Aristotele. Non mancano certo anche le prime teorie rivoluzionarie del ‘600 di Galileo e Newton, fino ad arrivare alla fine dell’800 e all’inizio dell’900 con Einstein, Schrödinger, Higgs, Bohr, Planck e tantissimi altri scienziati, pilastri della fisica odierna, che hanno portato ad una delle scoperte scientifiche più importanti di sempre: la scoperta, nel 2012, del bosone di Higgs, grazie ad un acceleratore di particelle.
Valerio Taddeucci: Non tutti gli scienziati sono capaci di divulgare, ma di certo questo non è il caso di Jim Baggot. Sono rimasto veramente impressionato dalle sue spiegazioni, e mi è piaciuto molto l’approccio scolastico che ha avuto nel raccontarci i fenomeni del mondo dell’infinitamente piccolo. In particolare penso che il piccolo riassunto alla fine di ogni capitolo possa facilmente aiutare alcuni lettori a ricordare i passi più importanti del capitolo. Nonostante il discorso sia molto fluido, la lettura può risultare faticosa, specialmente nei momenti della giornata che io dedico alla lettura, come la sera prima di dormire o dopo pranzo. Ciò nonostante, sono riuscito a godere a pieno della lettura, che conferisce al lettore un notevole bagaglio culturale. Inoltre sono sicuro che questo volume possa ispirare tanti giovani come me nella scelta della facoltà universitaria. Per concludere, Massa è un volume che non deve mancare negli scaffali di chi ha la passione della scienza, e spero che i futuri lettori provino le stesse esperienze che ho avuto io durante la lettura.
Leonardo Perrini:. Massa è un libro molto interessante perché, pur essendo l’opera incentrata sulla domanda riguardante la natura della massa, l’autore riesce a raccontarci l’intero mondo della fisica, trasportandoci in un entusiasmante viaggio attraverso il tempo e il progresso scientifico. Veniamo dolcemente catapultati dall’atomismo della Grecia antica al misterioso e affascinante mondo della meccanica quantistica passando per i meandri della storia della fisica, il tutto corredato da numerosi racconti ed un pizzico di ironia. Questo non significa però che Massa sia un libro da prendere alla leggera: Jim Baggott, infatti, ci fornisce spiegazioni sempre chiare e dettagliate corredate di esempi che aiutano il lettore a capire anche i concetti più esotici e astratti. Il libro è anche costellato di informazioni tecniche quali numeri, valori, costanti e formule matematiche cosa per cui, io personalmente, sono infinitamente grato all’autore. La divulgazione scientifica non è cosa facile: ho letto innumerevoli libri e opere divulgative che hanno fallito nella loro missione perché troppo banali e semplicistici o troppo tecnici e confusionari.
A mio parere la divulgazione dovrebbe far avvicinare una persona alla disciplina, facendola incuriosire e stimolandola a ricercare più informazioni; tuttavia ritengo che non si può fare scienza solo a parole e soprattutto non si può parlare di fisica (fisica "vera") senza matematica. Per questo motivo un libro divulgativo dovrebbe contenere un minimo di informazioni tecniche che rappresentano la vera natura della disciplina di cui tratta l’opera e non essere una semplice raccolta di parole e concetti molto spesso fantascientifici e poco realistici. Jim Baggott con Massa riesce perfettamente nell’impresa di introdurre il lettore nell’affascinante mondo della fisica senza risultare pesante e soprattutto mantenendosi preciso e completo. In conclusione, Massa,a mio parere, è un must per tutti quegli appassionati di scienza in cerca di un'avventura che possa affascinarli e portarli in un mondo che normalmente rimane celato ai nostri occhi ma che in fondo è l’essenza del mondo stesso.
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